Quando si pensa al termometro si pensa subito alla febbre. Ma, in particolare al giorno d’oggi, però, il termometro ha assunto una serie di ruoli molto più ampi e limitarlo all’utilizzo legato soltanto alla temperatura corporea è sicuramente riduttivo. In particolare, ormai, sono in commercio termometri che sono utili in cucina, per misurare la temperatura di alcune pietanze, in maniera tale da cucinare con la massima precisione; e anche in altri ambiti. Si sono diffusi, più recentemente, anche termometri da bagnetto.
Cosa sono i termometri per il bagnetto?
Si tratta semplicemente di strumenti che servono a misurare la corretta temperatura dell’acqua per il bagnetto del proprio bambino. Come sappiamo, infatti, il momento del bagnetto per un neonato è un momento divertente ma anche molto importante: bisogna seguire alcune indicazioni in maniera tale che l’esperienza del piccolo non sia traumatizzante e che si tratti di un’esperienza assolutamente positiva.
Un’esperienza che consente al piccolo di entrare in confidenza con l’acqua, cosa fondamentale perché potrebbe rimanere traumatizzato per diverso tempo al contrario e che consente anche di preparare il piccolo al sonno.
L’importanza del bagnetto
Come abbiamo visto, il momento del bagnetto assume un’importanza fondamentale, ma non va dimenticato comunque sia lo scopo essenziale dell’azione. Questo, difatti, ha lo scopo comunque sia di pulire in maniera più efficace le parti del piccolo che sono più rimaste a contatto con lo sporco: per esempio, tracce di impurità lasciate dal pannolino, o comunque da un indumento sporco.
Inoltre, prima del bagnetto, è fondamentale tenere d’occhio anche la temperatura dell’ambiente (in questo caso del bagno). Se necessario, infatti, sarebbe consono riscaldare l’ambiente: la temperatura ideale sarebbe tra i 20 e i 23° C. Altra accortezza è quella di aspettare almeno un paio d’ore dopo la poppata, visto che il piccolo potrebbe ancora essere in fase di digestione.
La temperatura dell’acqua
Come detto, la pelle del neonato è sensibilissima, quindi, bisogna prestare attenzione anche alla temperatura dell’acqua. Non solo per evitare di traumatizzare il piccolo ma, come abbiamo visto, anche per evitare arrossamenti della cute. L’acqua per il bagnetto va controllata precedentemente: un’operazione che prima veniva effettuata dal genitore in maniera più “casalinga” immergendo il gomito, mentre ora si effettua facilmente e in maniera più precisa con dei termometri appositi.
Dopo il bagnetto è importante asciugare, delicatamente, la pelle del piccolo: la cute, ricordiamo, va tamponata, non strofinata. Fondamentale asciugare residui d’acqua rimasti tra le pieghe del neonato.