Se avete messo in conto di realizzare una ricetta a base di carne, è meglio lasciarsi aiutare da un esperto in materia: il termometro. Grazie a questo strumento, infatti, è possibile ottenere la cottura perfetta e portare a tavola un piatto a dir poco speciale. Dopo averlo assaggiato ogni commensale resterà sorpreso e non potrà che leccarsi i baffi.
Ecco la nostra guida alla selezione del miglior termometro di cottura per le carni. In commercio ne esistono di tantissimi tipi e modelli con altrettante caratteristiche tecniche. È importante conoscere quali sono quelle del termometro “ideale”. Permette di poter fare la scelta più adatta al momento dell’acquisto e assecondare le proprie esigenze.
La carne cuoce a diverse temperature
Pollo, manzo, abbacchio e tante altre ancora tipologie di carne: per cuocerle non si può utilizzare la stessa temperatura. Il motivo è facilmente comprensibile, perché hanno tagli e caratteristiche diverse, alcune sono più magre altre più fibrose, alcune presentano parti ossee importanti, altri ne sono totalmente prive. Conoscere la temperatura giusta (al di là dei gusti personali) e rintracciarla attraverso il termometro è il mood da cui partire.
Per la buona riuscita di un secondo piatto a base di carne è necessario conoscere la temperatura “giusta” da utilizzare per cuocere questa importante proteina. Conoscere tutti i valori che dipendono dal tipo di carne selezionato è dunque fondamentale per portare a tavola un piatto cotto a regola d’arte. In particolare:
• Carne rossa: 40 gradi (al sangue) e 50-60 gradi (cottura media);
• Fegato, anatra, selvaggina, coscia e lombata di agnello: 60-65 gradi (cottura al punto);
• Arrosti e bistecche di maiale, coscia e lombata di agnello: 70 gradi (ben cotta);
• Tagli di prima categoria di vitello, spalla di agnello, petto di pollo, suino e selvaggina: 72 gradi (ben cotta)
• Pollame, tacchino, faraona e coniglio: 75 gradi (ben cotta).
Caratteristiche del termometro da carne
In commercio esistono numerosi modelli, ad alta tecnologia, con vari plus e completamente digitali oppure analogici e con funzioni più essenziali. Orientativamente sono due le tipologie di riferimento: a sonda e sonda e filo. I primi hanno un perno in acciaio inox che va inserito nella parte più interna della carne (detta “cuore”) durante la cottura. Sul display posizionato in alto sarà possibile leggere la temperatura rilevata. I modelli a sonda e filo sono utili per la cottura della carne in forno. Prevedono, oltre la sonda da inserire nella carne, un filo che “porta” il display all’esterno dello sportello.
Termometri per chef a cinque stelle
Ci sono anche alcuni modelli particolarmente performanti e, d’obbligo, per chi fa della cucina la propria professione. Naturalmente possono essere acquistati anche da chi è semplicemente un simpatizzante dei fornelli. Questi termometri sono dotati di un ampio schermo digitale. Qui, oltre alla temperatura, sono riportate altre informazioni relative al tipo di carne che si desidera cuocere. Di solito hanno una sonda molto lunga (in alcuni casi anche due) che consente la misurazione della temperatura stando a distanza dalla fonte. Alcuni modelli offrono l’opzione di impostare un timer per essere avvertiti, tramite allarme sonoro, del raggiungimento della temperatura desiderata.
Perché acquistare un termometro per carne
I cuochi affermati lo sanno bene. Portare in tavola un secondo piatto di carne, profumato e dall’aspetto invitante ma che, una volta tagliato mette in mostra una cottura da inesperti, è al pari di una grandissima delusione. Cuocere la carne “bene”, non è facile, anzi. Di certo mette alla prova le abilità di ogni persona che ama cucinare, per passione o professione. Se però si può contare sul prezioso aiuto di un termometro ad hoc, il gioco diventa un po’ più semplice. E il successo sarà assicurato, anche per le ricette più complesse e che richiedono esperienza.