Al giorno d’oggi in tantissime cucine non manca il termometro da cucina. Questo perché si è capita l’importanza di rilevare la temperatura durante certe ricette o preparazioni in generale e soprattutto perché il mercato oggi offre tantissime scelte, per tutte le tasche.
I termometri da cucina, in genere, si differenziano sostanzialmente in due diverse tipologie, quelli a contatto e quelli senza contatto. I primi vengono anche chiamati termometri a inserimento, e funzionano grazie ad una sonda, solitamente pieghevole, che viene inserita nella pietanza per riuscire a rilevarne la temperatura. In commercio ve ne sono diverse tipologie: alcune specifiche per la carne, per esempio, altre per gli impasti, per i dolci e così via. Quelli senza contatto, invece, vengono chiamati pirometri e funzionano grazie agli infrarossi: rilevano la temperatura della pietanza a distanza, senza contatto. Sono molto veloci e precisi. In qualsiasi caso si tratta di prodotti assolutamente utilissimi per una cottura perfetta.
Termometri per forno a legna
Tra i vari modelli troviamo, però, anche i termometri per forno a legna. Sono termometri adatti a questo tipo di forno particolare, che raggiunge temperature molto elevate. In primo luogo c’è da dire che la temperatura del forno, a prescindere che si tratti di forno a legna o elettrico, non è costante durante tutta la cottura: si parla di oscillazioni che possono arrivare anche ai 15-20° centigradi durante la cottura. Migliore sarà il forno, minore sarà l’entità dell’oscillazione.
Fondamentale, quindi, durante la cottura al forno è la stabilizzazione della temperatura. Solitamente, la temperatura è maggiore appena acceso il forno, mentre tendono poi a calare progressivamente: uno dei consigli principali è quello di accendere il forno circa un’ora prima della cottura. Questo fa sì che le oscillazioni di cui parlavamo prima diventino più costanti. Ricordate, inoltre, che si parla anche del fattore tolleranza: i costruttori, infatti, segnalano come ci sia una tolleranza di temperatura del forno. Per esempio, portando la manopola della temperatura a 150°C, in realtà la temperatura effettiva potrebbe essere inferiore o superiore (solitamente si parla di uno scarto del 15% massimo).
Con un termometro da forno già si possono notare tutte queste piccole anomalie sopracitate. Basta lasciare il termometro nel forno e controllare la temperatura ogni dieci minuti circa: si potranno facilmente notare cambiamenti di temperatura anomali.
Come scegliere il termometro
La scelta migliore dipende sempre dalle proprie esigenze. Ci sono modelli che partono da pochi euro, fino ad arrivare a centinaia di euro. Bisogna assicurarsi delle caratteristiche specifiche del prodotto e confrontarle con le proprie esigenze. Sul mercato, in internet in particolare, esistono tantissimi prodotti e modelli differenti, adatti a tutte le necessità. Fondamentale è assicurarsi che l’azienda garantisca determinate cose, come magari rimborso in caso di malfunzionamento.
Controllare la temperatura del proprio forno, specie se a legna, è assolutamente necessario se si vuole preparare qualcosa nel migliore dei modi. Uno degli usi più comuni del forno a legna, si sa, è quello finalizzato cottura della pizza. La pizza al forno a legna ha sicuramente un sapore differente, un profumo unico, ecco perché i possessori di un forno a legna non possono mancare l’acquisto di un termometro adatto. Non è sufficiente, infatti, una farina di qualità eccelsa, una lievitazione giusta e un impasto ottimo, ma è fondamentale la cottura.
Il forno a legna è costruito con pietra refrattaria, la quale per caratteristiche proprie riesce a resistere a temperatura altissime: questo fa sì che ci sia la massima costanza e uniformità durante la cottura. Questa costanza è praticamente impossibile da raggiungere per un forno elettrico. Il forno a legna è capace di raggiungere anche i 400° centigradi, questo permette di cuocere la pizza anche per 50-60 secondi.